Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 9 Gennaio 2020
Cass., sez. VI, 18/12/2019, n. 33723 - Pres. Frasca, rel. Tatangelo In caso di condanna alla consegna di beni mobili di cui il debitore abbia perduto la disponibilità, il diritto del creditore a ottenere il pagamento dell’equivalente monetario dei suddetti beni non più consegnabili all'obbligato va fatto valere in un nuovo processo di cognizione che ne accerta la effettiva sussistenza e che in concreto ne liquidi l’importo, non potendo essere azionato direttamente in via esecutiva sulla base del semplice titolo di condanna alla consegna, di per sé non idoneo a fondare l’esecuzione per espropriazione, ma solo quella di cui agli artt. 605 e segg. c.p.c., tanto meno in base a una auto-quantificazione del valore dei beni perduti effettuata dal creditore,...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Cecilia Vantaggiato
- 5 Gennaio 2020
Abstract: Il presente focus intende sintetizzare e analizzare il dibattito sorto in merito all’efficacia del decreto ingiuntivo non opposto nella procedura concorsuale: all’orientamento tradizionale della giurisprudenza fondato sull’art 647 c.p.c., la dottrina ha recentemente contrapposto una diversa soluzione fondata sull’interpretazione sistematica dell’art 645 c.p.c. Dibattuto in dottrina e giurisprudenza è il tema dell’efficacia del decreto ingiuntivo non opposto. Sul punto si sono contrapposti i distinti orientamenti della giurisprudenza e della dottrina. Quanto all’orientamento pretorio, la giurisprudenza di legittimità afferma che, nel caso di mancata opposizione a decreto ingiuntivo, lo stesso acquisti efficacia ai fini dell’opponibilità al fallimento (in modo da costituire titolo inoppugnabile per l’ammissione al passivo) solo nel momento in cui il giudice, dopo averne controllato la ritualità della...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 10 Dicembre 2019
Cassazione civile, sez. VI-3, ord. 11 novembre 2019, n. 29030 – Pres. Frasca – Rel. Graziosi L’incompetenza per valore, nelle opposizioni esecutive, deve essere eccepita dall’opposto, a pena di decadenza, con la comparsa di risposta depositata nel termine di legge (dimidiato a dieci giorni, ai sensi dell’art. 616 c.p.c.), anteriormente all’udienza di prima comparizione, oppure può essere rilevata anche d’ufficio dal giudice non oltre tale udienza, sempre a pena di inammissibilità. CASO G., creditrice di S.C., avviava una procedura esecutiva per il recupero delle spese legali. La debitrice proponeva opposizione, richiedendo contestualmente la sospensione dell’esecuzione forzata. Avverso l’ordinanza che statuiva sulla sospensione dell’esecuzione, proponeva reclamo l’opposta, ottenendo la revoca del provvedimento sospensivo impugnato. Nel frattempo, la stessa creditrice G. avviava...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 19 Novembre 2019
La L. 353/1990 e successivamente la L. 534/1995 hanno provveduto ad inserire nel codice di rito (artt. 186 bis, ter e quater c.p.c.) tre tipologie di provvedimenti, rientranti nella categoria delle condanne speciali, aventi la finalità di decongestionare la trattazione dei procedimenti civili di condanna e di formare immediatamente un titolo esecutivo. Pur trattandosi di provvedimenti differenti, possono individuarsi alcuni tratti comuni tra cui la natura di condanna immediatamente esecutiva e il contenuto anticipatorio (sul punto, Mandrioli, Le nuove ordinanze di “pagamento” e “ingiunzionale”, in Riv. Proc. Civ., 1991, 644 ss.). In particolare, notevoli differenze presenta l’ordinanza successiva alla chiusura dell’istruzione ai sensi dell’art. 186 quater c.p.c. rispetto alle tipologie previste dagli artt. 186 bis e ter c.p.c. L’art. 186...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 12 Novembre 2019
Cass. civ. Sez. III, Sent., (ud. 25-06-2019) 30-09-2019, n. 24224 Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi il termine per la costituzione in giudizio della parte che introduca la fase di merito non subisce alcuna riduzione - essendo, pertanto, di dieci giorni dalla prima notificazione dell’atto di citazione. Tuttavia, la tardiva iscrizione a ruolo della causa non determina l’improcedibilità del giudizio, ma soltanto l’applicazione delle regole generali di cui agli artt. 171 e 307 c.p.c., assolvendo l’iscrizione a ruolo, mero adempimento amministrativo, la funzione di rimarcare l’autonomia della fase a cognizione piena rispetto a quella sommaria dell’opposizione. CASO La società B. s.n.c. promuoveva pignoramento presso terzi nei confronti della società assicurativa G.I. s.p.a quale debitor debitoris, nei cui confronti la...
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