Procedimenti di cognizione e ADR
di Alessandro Benvegnù
- 21 Febbraio 2017
Cass. civ., 15 novembre 2016, n. 23225, - Presidente Canzio - Relatore Chiarini (C.p.c. art. 34, 35, 295 e 337; c.c. art. 1241, 1242 e 1243) Eccezione – Eccezione di compensazione – Credito certo e liquido –Ammissibilità – Compensazione legale (1) Se il credito eccepito in compensazione è certo e liquido ed esigibile, il giudice, in accoglimento dell’eccezione, accerta la compensazione legale con effetto decorrente dalla coesistenza dei due crediti e respinge nel merito la domanda dell’attore. Eccezione – Eccezione di compensazione – Credito certo ma non liquido – Credito di pronta e facile quantificazione –Compensazione giudiziale. (2) Se il credito eccepito in compensazione è certo, non determinato nel suo ammontare, ma di pronta e facile quantificazione, il giudice provvede...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Alessandro Benvegnù
- 7 Febbraio 2017
Il presente contributo riassume brevemente le tutele processuali esperibili da parte di un lavoratore dipendente il cui datore di lavoro sia affidatario di un appalto di opere o di servizi; si esamina quindi la tutela ordinaria prevista dal codice civile per arrivare a quella prevista dalle leggi speciali, con particolare attenzione ai problemi del contraddittorio e dei soggetti convenuti, anche alla luce delle ultime riforme. Dato comune a tutte queste vertenze resta però la competenza del Giudice del lavoro, poiché il credito dell’attore, rectius ricorrente, origina nel rapporto di lavoro (Cfr. Cass., 14 dicembre 1998, n. 12551, Rep. Foro it.,1998, voce «Appalto», n. 43; Cass., 20 aprile 1998, n.4007, in Rep. Foro it., 1998, voce «Lavoro e previdenza(controversie)», n. 62;...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Alessandro Benvegnù
- 10 Gennaio 2017
Nell’ambito del processo civile ordinario, il codice di procedura disciplina espressamente tre azioni di accertamento con prevalente funzione probatoria, suscettibili di proposizione in via principale o incidentale. Due di queste attengono alla provenienza e al contenuto di un documento (verificazione di scrittura privata e querela di falso), l’altra, promuove un controllo sull’attività di gestione di un patrimonio, beni o singoli affari da parte di un soggetto: il giudizio civile di rendimento dei conti. Fattispecie da cui sorge l’obbligo di rendere il conto della gestione Se si volesse fare un elenco esemplificativo, senza alcuna pretesa di esaustività, l’attività gestoria del soggetto che deve rendere il conto del suo operato può essere classificata in due gruppi. Obbligo direttamente discendente dalla legge: Tutore,...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Alessandro Benvegnù
- 6 Dicembre 2016
Cass., 25 luglio 2016, n. 15339 – Presidente Ragonesi, Relatore Genovese Marchi e Brevetti - Contraffazione brevettuale - Questioni preliminari di merito - Questione sulla validità del brevetto - Contemporanea pendenza della lite sulla validità del brevetto - Sospensione necessaria del giudizio di contraffazione (R.D. 26 giugno 1939 n. 1127,art. 59 bis., D. Lgs. 10 febbraio 2005, n.30, art. 77 Codice della proprietà industriale, C.p.c. art.295, C.c. art. 2909) [1] In caso di prevenzione della pendenza tra le medesime parti di una causa sulla nullità del brevetto la causa di contraffazione intrapresa successivamente sulla base della medesima privativa va necessariamente sospesa per pregiudizialità-dipendenza. Causa Civile-Marchi e Brevetti-Azione di contraffazione-Questioni preliminari di merito-Validità del brevetto-Idoneità al Giudicato-Esclusione-Delibazione meramente incidentale [2]...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Alessandro Benvegnù
- 13 Settembre 2016
Uno dei dogmi consolidati del processo civile è il divieto di mutatio libelli, ossia l’impossibilità per una delle parti del giudizio di modificare in modo sostanziale la propria domanda e a maggior ragione di introdurre nuove domande in aggiunta a quelle già proposte. Il divieto ha il suo fondamento normativo nelle preclusioni che maturano in primo grado per definire il thema decidendum del giudizio secondo le scadenze ricavabili dall’art. 167 e 183 c.p.c. (cui va unito anche l’art. 184 c.p.c. sull’assunzione delle prove dedotte dalle parti e ammesse dal Giudice), per poi trovare un ulteriore esplicito sbarramento nell’articolo 345 c.p.c. il quale, in maniera tranchant, vieta fermamente la proposizione di nuove domande in appello. Non ogni singola modifica delle difese...
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