Impugnazioni
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 17 Dicembre 2024
Cass., sez. II, 28 novembre 2024, n. 30626, Pres. Mocci, Est. Oliva [1] Impugnazioni – Revocazione – Errore di fatto. L’errore revocatorio si verifica solo nell’ipotesi di falsa percezione della realtà che porta ad affermare o supporre l’esistenza o inesistenza di un fatto decisivo che è invece escluso o accertato in modo indiscutibile dagli atti e documenti di causa. Tale errore è limitato alla sfera percettiva e non coinvolge l’attività valutativa del giudice relativa a situazioni processuali oggettive ed esattamente percepite. Inoltre, non è configurabile l’errore revocatorio per pretesi vizi della sentenza che riguardino direttamente la formulazione del giudizio sul piano logico-giuridico. CASO [1] Il provvedimento della Suprema Corte origina dall’impugnazione per revocazione proposta nei confronti di una sentenza di...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 10 Dicembre 2024
Cass., sez. III, 25 novembre 2024, n. 30387, Pres. De Stefano, Est. Rossi [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Motivi di ricorso - Formulazione. Massima: “La giurisprudenza di legittimità sottolinea l’importanza di una formulazione chiara e distinta dei motivi di ricorso per cassazione. L’articolazione di un motivo in più profili di doglianza, che mescoli questioni di diritto e circostanze fattuali senza una chiara distinzione, rende il ricorso inammissibile. Questo perché impedisce l’agevole individuazione delle questioni prospettate, richiedendo un intervento della Corte volto ad enucleare dall’affastellata struttura del motivo le singole critiche, operazione non consentita dal ruolo e dalla funzione del giudizio di legittimità. La corretta formulazione dei motivi di ricorso deve permettere una loro adeguata intellegibilità e non deve...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 26 Novembre 2024
Cass., sez. un., 14 novembre 2024, n. 29432, Pres. Cassano, Est. Iannello [1] Procedimento civile – spese giudiziali civili. Nel procedimento di correzione degli errori materiali, ex artt. 287-288 e 391-bis c.p.c., in quanto di natura sostanzialmente amministrativa e non diretto a incidere, in situazione di contrasto tra le parti, sull’assetto di interessi già regolato dal provvedimento corrigendo, non può procedersi alla liquidazione delle spese, non essendo configurabile in alcun caso una situazione di soccombenza, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 91 c.p.c., neppure nella ipotesi in cui la parte non richiedente, partecipando al contraddittorio, opponga resistenza all’istanza. CASO [1] L’intervento del massimo organo di nomofilachia è stato sollecitato in conseguenza dell’intervenuta presentazione, davanti al Tribunale di...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 26 Novembre 2024
Cass., sez. I, 19 agosto 2024, n. 22914, Pres. Cristiano – Est. Crolla [1] Liquidazione controllata - Privilegio processuale del creditore fondiario - Rilevanza nella procedura da sovraindebitamento. Il creditore fondiario può avvalersi del “privilegio processuale” di cui all’art. 41, comma 2, D.Lgs. n. 385/1993 sia nel caso di sottoposizione del debitore esecutato alla procedura concorsuale di liquidazione giudiziale di cui agli artt. 121 e segg. del D.Lgs. n. 14/2019, sia nel caso di sottoposizione del debitore esecutato alla procedura concorsuale della liquidazione controllata di cui agli artt. 268 e segg. del medesimo decreto legislativo. CASO [1] La Suprema Corte si è pronunciata sul ricorso pregiudiziale ex art. 363-bis c.p.c. promosso dal Tribunale di Brescia con ordinanza del 3 ottobre...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 12 Novembre 2024
Cass., sez. III, 30 ottobre 2024, n. 28038, Pres. De Stefano, Est. Valle [1] Atti processuali – Provvedimenti – Contenuto della sentenza – Sottoscrizione – Impedimento del presidente del collegio. L'attestazione della impossibilità di firma da parte di un giudice (nella specie del presidente del collegio giudicante) per impedimento (nella specie per cessazione del rapporto di impiego) è incensurabile, poiché la fede privilegiata, di cui all’art. 2700 c.c., assiste l’attestazione dell’impedimento in esame ma non anche il giudizio ad essa connesso dal quale scaturisce, se positivo, la legittimità della mancata sottoscrizione della sentenza da parte del magistrato impedito, e nondimeno lo stesso giudizio non può essere sindacato in sede di impugnazione, essendo ad esso intrinseco un margine di discrezionalità, direttamente...
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