La promessa del cloud
di Redazione Scarica in PDFIl professionista di oggi viene costantemente inondato di offerte commerciali che molto spesso promettono risparmi in termini economici ma che nella realtà si rivelano dei veri e propri boomerang da cui diventa anche difficile sganciarsi.
Ma non sempre è così, ad esempio, è possibile pagare solo quello che effettivamente si utilizza, quando realmente serve.
Questa è la promessa del cloud computing, termine con il quale si identifica una modalità di erogare via internet servizi ICT verso molteplici dispositivi, partendo da risorse preesistenti e configurabili.
Come già accade per i servizi di base, come acqua, gas e luce, così anche per quelli Ict, personali, professionali o aziendali, è possibile corrispondere una tariffa a consumo a uno o più fornitori non solo pronti a erogarli, ma anche a far fronte a esigenze aggiuntive di chi richiede, ad esempio, di accrescere la potenza elaborativa delle tecnologie in uso.
Una modalità di fruizione conveniente e flessibile, soprattutto per gli studi professionali, come quelli legali, soggetti più di altri a una crescita non lineare e, proprio per questo, da un lato bisognosi di spingere sull’acceleratore tecnologico senza preoccuparsi di gestire datacenter o di migliorare la propria connettività, dall’altro privi di un adeguato staff tecnico in grado di seguire internamente lo sviluppo e l’esercizio dell’infrastruttura Ict.
Sottoscrivere un contratto per accedere ad applicazioni disponibili in Cloud significa ridurre considerevolmente l’investimento economico a fronte di un aggiornamento tecnologico a carico del fornitore che mette l’utente al riparo da eventuali rischi di obsolescenza.
Ma di fronte a questo, il professionista spesso si domanda che cosa portare in cloud.
Gli analisti definiscono il passaggio al Cloud come un viaggio. Un viaggio per tappe che nella stragrande maggioranza dei casi inizia con la posta. La possibilità di accedere alle proprie email, ai propri contatti, alla propria agenda ovunque e su qualunque dispositivo porta tali e tanti benefici al professionista, che l’adesione al nuovo modello operativo diventa quasi automatica.
Per gradi si procede poi allo spostamento in cloud delle applicazioni di produttività, per poi arrivare ai sistemi gestionali di studio, passando per i documenti, per gli atti, per le pratiche, per la fatturazione e per l’adozione dei portali collaborativi, con evidenti vantaggi soprattutto per il professionista che si rende conto di poter disporre di ciò che serve, quando serve.
Proprio pensando alle esigenze di flessibilità, agilità, mobilità e crescita degli studi professionali, Teamsystem
ha portato in cloud la propria soluzione EASYLEX.
EASYLEX Cloud consente anche agli studi di più piccole dimensioni di “pensare in grande”, liberandoli da vincoli di budget e garantendo loro tutta la sicurezza di un’attenta gestione dei dati.
Con EASYLEX Cloud, i professionisti dello studio legale sono in grado di lavorare ovunque, avendo costantemente accesso a tutte le documentazioni, gli atti e gli strumenti di lavoro necessari allo svolgimento della loro attività.
La soluzione consente, infatti, di accedere, anche in mobilità, a tutti i dati dei clienti, avendo immediata visibilità
delle pratiche e delle attività relative a ciascun contatto. Facilita il lavoro collaborativo, grazie alla gestione dell’agenda di tutto il personale dello studio, alla condivisione documentale e alla gestione digitale delle pratiche, e aiuta nell’impostazione dei flussi di lavoro, grazie alla disponibilità di modelli documentali e procedurali.
Per approfondimenti: http://www.teamsystem.com/Legal/easylex-cloud