La comunicazione come leva attrattiva per i giovani talenti
di Amalia Di Carlo - Ufficio stampa di Marketude Scarica in PDFUltimamente, e sempre più spesso, si sente lamentare da parte degli studi professionali, la difficoltà di attrarre nuova “forza lavoro”, giovani talenti da formare e sui quali puntare per proiettare lo studio verso il futuro e pensare ai prossimi ricambi generazionali.
Il tema è appunto la carente componente attrattiva da parte degli studi professionali italiani nel catturare l’interesse dei giovani. Mancanza di opportunità? O piuttosto l’utilizzo di un metro di comunicazione errato rispetto alla platea alla quale è indirizzato il messaggio?
E allora, che fare? Come muoversi? Quali canali adoperare per raggiungere i nuovi talenti?
Ma soprattutto, l’offerta viene formulata nel modo corretto? Si offrono condizioni ma soprattutto opportunità di carriera adeguate?
Il recruitment deve essere uno degli obiettivi chiave per uno studio professionale che abbia l’ambizione di crescere in maniera adeguata e qualitativamente elevata, per cui la selezione delle nuove risolse non può essere lasciata così, quasi al caso, ma va seguita con l’attenzione che merita, dedicandogli un progetto ad hoc e alimentandolo con costanza. Si tratta di una vera e propria strategia, da studiare e pianificare dettagliatamente.
Un progetto, quindi, necessario per migliorare la reputazione dello studio e fondamentale per cogliere opportunità professionali imperdibili.
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