Società Benefit, Benefit Corporation, Società B-Corp e sostenibilità: facciamo chiarezza
di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude Scarica in PDFSi sente spesso parlare di Società Benefit, Benefit Corporation e Società B-Corp (o semplicemente B-Corp).
I termini si assomigliano: nonostante se ne parli ormai da anni, non stupisce quindi che si faccia confusione.
E’ importante però fare chiarezza perché le differenze sono concrete così come le implicazioni che sottendono.
Cominciamo quindi a semplificare il quadro in tre semplici passaggi:
- la traduzione di società benefit (SB) in inglese è “benefit corporation”
- le società benefit (SB) sono una particolare forma giuridica legalmente riconosciuta che un’azienda appartenente a qualsiasi settore industriale o merceologico può assumere. Attenzione però: non si tratta di un nuovo tipo sociale. Qualsiasi società di persone e di capitali, sia esistente o di nuova costituzione, può infatti essere una società benefit;
- le società B Corp, invece, sono quelle imprese che hanno ottenuto una qualifica a seguito di una certificazione rilasciata da B Lab – un ente non-profit americano- attraverso la misurazione di alcune performance.
Andiamo più nel dettaglio cominciando dalle società benefit (SB).
Le società benefit sono state introdotte dalla Legge di Stabilità del 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (commi 376-383 e allegati 4 – 5 ) entrata in vigore dal primo Gennaio 2016) e si distinguono dalle società di capitali ordinarie per il fatto che perseguono, assieme ad una attività economica a scopo di lucro, “una o più finalità di beneficio comune”.
Deve essere chiaro, quindi, che le società benefit sono a tutti gli effetti delle società profit che hanno un doppio obiettivo: realizzare attività lucrative dirette a distribuire utili ai soci e, dall’altra, perseguire iniziative benefiche a favore di una vasta pluralità di portatori di interesse.
Un altro punto fondamentale da sottolineare è che le società benefit sono tali per DNA (e non perchè hanno ottenuto una qualifica o una certificazione), nel senso che le finalità di beneficio comune sono indicate nello statuto accanto all’attività propria dell’impresa: la valutazione degli impatti generati con il perseguimento delle finalità di beneficio comune è oggetto di una relazione che viene presentata annualmente con il bilancio.