5 Maggio 2020

Saper parlare in pubblico è un asset per la professione forense

di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications Scarica in PDF

In questa nuova fase della professione legale attendere i clienti con il passaparola è quantomeno anacronistico. Certo, il passaparola resisterà sempre come uno dei canali di acquisizione dei clienti, ma non potrà più essere considerato come il canale privilegiato e tantomeno come il canale che possa garantire allo studio un futuro business. Allora in occasione della ripresa delle attività di business che con questa primavera ci attende, cogliamo l’occasione per costruire e allenare nuovi canali e nuove strategie di sviluppo.

Uno dei canali si business più efficaci per un  professionista è sicuramente il public speaking, cioè il saper parlare in pubblico in occasione di convegni, seminari, corsi di formazione, interviste, tavole rotonde.

Questi ultimi mesi hanno ancora di più messo in evidenza l’importanza di parlare in pubblico, in quanto ci siamo tutti trovati a dover sostenere meeting on line, videoconference con collegamenti multipli, webinar di formazione. Questa tipologia di public speaking presenta caratteristiche a sua volta diverse dagli speech in aula con la presenza fisica del pubblico, ma diversi principi di base sono i medesimi. Affrontiamo oggi in questo scritto i principi e le tecniche utili per gli avvocati che si trovano a parlare in seminari e convegni, con focus oggi sulle situazioni classiche di speech in aula. Dedicheremo prossimamente una puntata a ciò che si chiama “media training” inteso come allenamento per imparare a parlare attraverso i media, quindi radio, televisione e le nuove piattaforme digitali di conference a distanza.

PUNTO DI PARTENZA

Quando siamo chiamati a parlare in pubblico il punto di partenza che rappresenterà quel bivio fondamentale da chiarire a noi stessi è la risposta alla domanda: “qual è lo scopo del mio speech”?

Potremo infatti rispondere in due modi a questa domanda:

  • L’obiettivo può essere informativo, quindi didattico o comunque finalizzato a trasmettere contenuti per portare la mia audience ad un livello di conoscenza della materia simile a quello del relatore.
  • L’altro obiettivo potrà essere promozionale e quindi di marketing. In questo caso la finalità prima non è trasmettere contenuti dettagliati e completi, bensì coinvolgere il pubblico in una esperienza emotiva, in un viaggio dove coinvolgeremo più l’aspetto delle emozioni che non del ragionamento. In sostanza, stiamo dimostrando con il nostro speech quanto siamo smart, bravi, empatici, brillanti.

La scelta che compiremo in questa fase determinerà tutta una serie di scelte successive, sul come sviluppare le slide, sull’approfondimento dei contenuti, sullo stile del messaggio, sul coinvolgimento del pubblico.

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