L’invalidità delle delibere assembleari in tema di interventi di manutenzione straordinaria su beni di proprietà esclusiva
di Saverio Luppino, Avvocato-
L’aggiudicatario non ha diritto all’indennizzo assicurativo se il bene è stato danneggiato prima dell’emissione del decreto di trasferimento
di Paolo Cagliari, Avvocato - 2 Luglio 2024
Cass. civ., sez. III, 29 aprile 2024, n. 11478 – Pres. Travaglino – Rel. Tassone Espropriazione immobiliare – Aggiudicazione – Decreto di trasferimento – Acquisto a titolo derivativo – Trasferimento all’aggiudicatario del diritto al risarcimento per danni subiti dal bene prima del trasferimento – Esclusione Il principio per cui il diritto al risarcimento dei danni – ovvero all’indennizzo assicurativo, in caso di mancata espressa e formale individuazione del soggetto assicurato al momento della stipula della polizza – spetta a colui che è proprietario del bene danneggiato al momento del sinistro, si applica anche nei confronti di colui che è diventato proprietario del bene ai sensi e per gli effetti dell’art. 2919 c.c., dovendo la vendita forzata essere paragonata alla vendita…
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Produzione del contratto come equipollente della sottoscrizione
di Marco Russo, Avvocato - 2 Luglio 2024
Cass., sez. II., 18 aprile 2024, n. 10555 Pres. Orilia , Rel. Oliva Prova civile – Scrittura privata – Sottoscrizione – Contratto – Proposta – Accettazione – Revoca – Equipollenti (C.c. artt. 1325, 1326, 1350, 1399, 2699, 2700; C.p.c., artt. 116, 214) Massima: “In tema di prove documentali, la produzione in giudizio di una scrittura privata ad opera della parte che non l'abbia sottoscritta costituisce equipollente della mancata sottoscrizione contestuale e pertanto perfeziona sul piano sostanziale o su quello probatorio il contratto in essa contenuto, purché la controparte del giudizio sia la stessa che aveva già sottoscritto il contratto e non abbia revocato, prima della produzione, il consenso prestato”. CASO La vicenda in esame trae le mosse dall’atto di citazione…
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Il committente che recede dall’appalto ha diritto al risarcimento del danno
di Paolo Cagliari, Avvocato - 2 Luglio 2024
Cass. civ., sez. II, 8 gennaio 2024, n. 421 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Appalto – Recesso del committente – Azione di risoluzione e risarcimento danni – Ammissibilità – Termini previsti dall’art. 1667 c.c. – Applicabilità – Esclusione [1] Massima: In tema di appalto, qualora il committente eserciti il diritto unilaterale di recesso ex art. 1671 c.c., non è preclusa la sua facoltà di invocare la restituzione degli acconti versati e il risarcimento dei danni subiti per condotte di inadempimento verificatesi in corso d’opera e addebitabili all’appaltatore; in tale evenienza, la domanda risarcitoria non è sottoposta alla disciplina di cui alla garanzia speciale per le difformità e i vizi dell’opera e ai conseguenti termini di decadenza…
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Destinazione di locale ad alloggio del portiere, legittima la costituzione di servitù atipica
di Saverio Luppino, Avvocato - 2 Luglio 2024
Corte di Cassazione sez. II^, Ordinanza del 10.06.2024 n. 16083, Presidente Dott. M. Mocci, Estensore Dott.ssa L. Cavallino Massima: "Sia nei periodi nei quali il Condominio eventualmente deliberi di non avvalersi del servizio di portierato, sia nel caso in cui il Condominio deliberi la cessazione definitiva di quel servizio, sono i proprietari che possono utilizzare l’immobile. La situazione che ne deriva non è differente dalla servitù di parcheggio, riconosciuta a condizione che la facoltà che ne deriva risulti attribuita a diretto vantaggio del fondo dominante, per la sua migliore utilizzazione, quale utilitas di carattere reale". CASO Tizio e Caia, acquistavano da Alfa s.a.s., con atto a ministero del Notaio Plinio del 13 dicembre 2017, un alloggio al pian terreno (catasto di…
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I redditi dei due genitori vanno sempre adeguatamente comparati ai fini della contribuzione al mantenimento dei figli
di Giuseppina Vassallo, Avvocato - 2 Luglio 2024
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/06/2024, n.16950 Mantenimento del figlio – principio di proporzionalità della contribuzione (art. 316 bis c.c. e art. 337 ter IV comma c.c.) Massima: "In tema di contribuzione al mantenimento del figlio, i redditi di entrambi i genitori, a prescindere da chi sia il genitore collocatario, devono doverosamente essere comparati. L’omesso esame comporta violazione del principio di proporzionalità della contribuzione e di uguaglianza tra i coniugi". CASO In sede di divorzio era stato stabilito il mantenimento diretto del figlio minore della coppia, stante la frequentazione paritaria tra i genitori, oltre alla suddivisione al 50 % delle spese straordinarie, e revocato il precedente obbligo del padre di versare all’ex moglie la somma di 390,00 euro mensili…
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Responsabilità penale dell’amministratore nelle società e posizione di garanzia
di Davide Giuseppe Giugno, Avvocato - 2 Luglio 2024
Considerate le complesse dinamiche giuridiche costituenti il “timone” del modo dell’Impresa verrà dato ampio spazio al diritto penale dell’impresa. Inizieremo, con un primo articolo ove verrà tratto il delicato tema dei “doveri dell’Amministratore delle Società” connessi alla sua posizione di garanzia. Nelle successive pubblicazioni, verranno affrontati gli aspetti tipicizzanti la responsabilità penale degli amministratori privi di deleghe ed approfondite le problematiche sottese alla responsabilità concorsuale di natura omissiva che, all’evidenza, costituisce l’insidia maggiore per chi, seppur non direttamente coinvolto nell’attività gestoria della Società, in occasione di un fatto reato, ometta di agire per impedire l’evento. È d’uopo, pertanto, tracciare il perimetro normativo entro il quale sviluppare il nostro ragionamento circa i comportamenti che gli Amministratori dovrebbero tenere al fine di…
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Prova del rapporto sociale e fallimento del socio apparente
di Ludovica Carrioli, Avvocato - 2 Luglio 2024
Cass. Civ., Sez. I, 29 aprile 2024, n. 11342 Massima: “Ai fini della assoggettabilità al fallimento del socio apparente di una società di persone, in conseguenza del fallimento della società, non occorre la dimostrazione della stipulazione e dell'operatività di un patto sociale, ma basta la prova di un comportamento del socio tale da integrare la esteriorizzazione del rapporto, ancorché inesistente nei rapporti interni, a tutela dei terzi che su quella apparenza abbiano fatto affidamento” (massima ufficiale) Disposizioni applicate: art. 147 l.fall. – art. 2314 c.c. – art. 10 l.fall. Parole chiave: società di persone – rapporto sociale – tutela dei terzi – legittimo affidamento – fallimento del socio – estensione del fallimento CASO La vertenza in commento ha ad oggetto…
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Brevi note sulla domanda di accertamento negativo del credito
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 2 Luglio 2024
La domanda di accertamento negativo del credito, che presuppone la verifica della insussistenza della causa debendi (nullità clausole contrattuali), è abitualmente strumentale alla domanda di ripetizione ex art. 2033 c.c. degli importi illegittimamente addebitati dalla banca (Cass. n. 7501/2012; Cass. n. 22872/2010; Cass. n. 1146/2003) ma può essere utilmente avanzata anche autonomamente. Questa azione condivide con l’azione di ripetizione di indebito, infatti, un nucleo di fatti comune (addebito in c/c in base a patto nullo oppure in mancanza di patto), il quale esaurisce il contenuto dell’accertamento negativo e costituisce parte del più ampio thema decidendum dell’azione di ripetizione. Soltanto per agire in ripetizione il cliente ha l’onere di allegare e provare non solo l’indebito, ma anche lo spostamento patrimoniale, La…
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Organizzare eventi sostenibili si può, anche in studio
di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude - 2 Luglio 2024
Dopo una serie di articoli sulle politiche di Diversity, Equity and Inclusion, ritorno volentieri a parlare di un argomento a me molto caro: la sostenibilità. Lo spunto questa volta è arrivato mentre prendevo un caffè con un caro amico, un po’ affaticato dal recente trasloco in una nuova sede degli uffici della società per cui lavora. Gli ho chiesto se la scelta fosse stata dettata dalla necessità di poter disporre di spazi più ampi, ipotizzando una crescita dell’organico. E invece, confesso un po’ inaspettatamente, mi ha risposto che la decisione è stata presa perché in sede di rinnovo del contratto di affitto, il proprietario si è rifiutato di dare seguito alla richiesta di fare degli investimenti per rendere lo stabile…
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