Le nuove misure di accelerazione e semplificazione delle opere di realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi
di Emanuele Nagni-
Estinzione del processo esecutivo iscritto a ruolo dal debitore esecutato ai sensi dell’art. 159-ter disp. att. c.p.c.
di Paolo Cagliari, Avvocato - 2 Dicembre 2025
Trib. Verona, 18 luglio 2025 – Est. Burti Espropriazione immobiliare – Iscrizione a ruolo del processo esecutivo da parte del debitore esecutato – Mancato deposito dell’istanza di vendita o della documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c. – Inefficacia del pignoramento – Assenza di istanza rivolta al giudice dell’esecuzione dal debitore che iscrive a ruolo il processo esecutivo – Estinzione Massima: “Va dichiarata l’estinzione del processo esecutivo iscritto a ruolo dal debitore esecutato ai sensi dell’art. 159-ter disp. att. c.p.c., sia quando il creditore non abbia depositato l’istanza di vendita e la documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c. nel termine di quarantacinque giorni dal perfezionamento della notifica dell’atto di pignoramento alla parte esecutata, sia quando all’iscrizione a ruolo non si accompagni una rituale…
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Autosufficienza del figlio maggiorenne e revoca dell’assegnazione della casa familiare
di Giuseppina Vassallo, Avvocato - 2 Dicembre 2025
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 17/09/2025, n.25535 Mantenimento figlio maggiorenne – revoca assegnazione casa familiare (Art. 337 sexies e septies c.c.) Massima: “Il figlio venticinquenne che ha terminato i suoi studi e che ha iniziato una sua attività di impresa è considerato autosufficiente economicamente e ciò comporta la revoca dell’assegnazione della casa familiare anche se continua la convivenza con il genitore”. CASO Nell’ambito di procedimenti iniziati per la modifica delle condizioni di divorzio, il tribunale stabilisce la revoca dell’assegnazione della casa familiare al padre, per la raggiunta autosufficienza del figlio, con lui convivente. Il padre e il figlio in via autonoma propongono reclamo in Corte d’appello contro la decisione. La casa familiare, una villa di prestigio con parco, era…
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Esercizio dell’azione revocatoria e atto interruttivo della prescrizione
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona - 2 Dicembre 2025
Cass. civ., sez. I, 11 agosto 2025, n. 23055, Pres. Terrusi – Est. Zuliani [1] Azione revocatoria ordinaria – Termine di prescrizione - Interruzione. In virtù del chiaro e ineludibile testo dell’art. 2943, comma 1, c.c., “La prescrizione è interrotta dalla notificazione dell’atto con il quale inizia il giudizio”, anche nel caso di proposizione di azione revocatoria ordinaria mediante ricorso ex art. 702-bis c.p.c. (oggi abrogato e sostituito dall’art. 281-decies c.p.c.), il termine di prescrizione non è interrotto dal solo deposito del ricorso nella cancelleria del giudice adito, essendo a tal fine necessaria la successiva notificazione del ricorso integrato dal decreto del giudice che fissa l’udienza per la comparizione delle parti, ferma la rilevanza della scissione per il notificato e…
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Clausola di salvaguardia e usura originaria
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 2 Dicembre 2025
La c.d. clausola di salvaguardia è una previsione contrattuale, spesso inserita nei contratti di mutuo, finalizzata a impedire il superamento del tasso-soglia usura da parte degli interessi di mora, con effetto sostitutivo automatico dell’eventuale tasso usurario con il tasso-soglia pro tempore vigente. La legittimità della clausola di salvaguardia è dibattuta quanto alla possibilità di operare proficuamente in riferimento all’usura originaria. Al riguardo, è argomentato che l’apposizione della clausola di salvaguardia esclude l’illegittimità della pattuizione degli interessi moratori già oltre soglia all’atto della stipula del contratto di finanziamento (usura originaria), sul presupposto che tale clausola sia intesa non ad eludere, ma ad assicurare il rispetto della normativa antiusura sia al momento della conclusione del rapporto sia nel corso del suo successivo…
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Deposito in appello di documenti non prodotti in primo grado nel rito lavoro
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona - 2 Dicembre 2025
Cass., sez. lav., 11 novembre 2025, n. 29741, Pres. Doronzo, Est. Amendola [1] Processo di cognizione – Controversie individuali di lavoro – Appello – Deposito di nuovi documenti - Ammissibilità. Il deposito in appello di documenti non prodotti in prime cure non è oggetto di preclusione assoluta e il giudice può ammettere, anche d’ufficio, detti documenti ove li ritenga indispensabili ai fini della decisione, in quanto idonei a superare l’incertezza dei fatti costitutivi dei diritti in contestazione, purché allegati nell’atto introduttivo, seppure implicitamente, e sempre che sussistano significative “piste probatorie” emergenti dai mezzi istruttori, intese come complessivo materiale probatorio, anche documentale, correttamente acquisito agli atti del giudizio di primo grado. CASO [1] La vicenda oggetto del presente commento origina dal…
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AI e digitalizzazione: l’innovazione che ridisegna il lavoro degli Studi professionali
di Milena Montanari - 2 Dicembre 2025
Ripensare l’organizzazione dello Studio La gestione dei documenti, la velocità delle comunicazioni e la necessità di processi interni più lineari sono sfide quotidiane per ogni Studio legale. Digitalizzare significa costruire un metodo di lavoro più solido e accessibile, riducendo i passaggi manuali e aumentando la tracciabilità delle attività. È un’evoluzione che permette di liberare tempo e risorse per ciò che davvero genera valore: l’attività consulenziale e la relazione con il cliente. Intelligenza artificiale e digitalizzazione per il futuro degli Studi professionali Il 4 dicembre 2025, dalle 15.00 alle 17.00, una diretta web gratuita dal titolo “Intelligenza artificiale e digitalizzazione per il futuro degli Studi professionali” accompagnerà gli avvocati nell’esplorazione delle tecnologie che stanno trasformando il lavoro degli Studi. Il programma…
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Come cambierà il settore legale nel 2026
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications - 2 Dicembre 2025
Il settore legale si trova alla vigilia di una trasformazione epocale. Mentre il 2026 si avvicina, avvocati, studi legali e professionisti del diritto si preparano ad affrontare cambiamenti senza precedenti, guidati principalmente dall'intelligenza artificiale, dalla digitalizzazione dei processi e da nuove normative che ridefiniscono i confini della professione. L'adozione dell'intelligenza artificiale nel settore legale non è più una questione di "se", ma di "come". Secondo recenti studi, il 34% degli studi legali utilizza già regolarmente l'AI, mentre un ulteriore 25% la impiega occasionalmente. Nel 2026, questa percentuale è destinata a crescere esponenzialmente, con l'IA che passerà dall'essere un semplice strumento di supporto a diventare un vero e proprio partner strategico nella pratica legale quotidiana. Le applicazioni dell'intelligenza artificiale generativa stanno…
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Diritto del trasporto, commercio internazionale e riflessi doganali
Fornisce competenze giuridiche e pratiche per affrontare la contrattualistica internazionale, delle regole di trasporto e delle normative doganali
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Evoluzione dell'intelligenza Artificiale e implicazioni sulla privacy
Intelligenza Artificiale e ricadute giuridiche, etiche e pratiche in materia di protezione dei dati personali.
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Gestire il condominio nel diritto vivente: strumenti, casi e prospettive
Approccio pratico orientato alla soluzione dei casi concreti
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Illeciti societari
Strumenti per affrontare le complesse responsabilità degli organi societari
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Diritto e innovazione digitale: privacy, AI e cybersecurity
Percorso concreto per dominare le regole che governano i dati, la sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale
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